Il nuovo decreto Covid è stato approvato dalla maggioranza non senza polemiche. E il futuro di questo Governo è sempre più ricco di ombre.
ROMA – Il Governo Draghi potrebbe avere i mesi contati soprattutto se in futuro si registreranno altri strappi come quelli avuti oggi durante la discussione del nuovo decreto Covid. Dopo la cabina di regia che aveva portato il M5s a dire sì al provvedimento, il premier sperava di poter chiudere subito il provvedimento.
Ma le differenze presenti all’interno della maggioranza hanno portato il Cdm a durare più lungo del previsto e il presidente del Consiglio è stato costretto ad una nuova mediazione per arrivare al via libera definitivo.
No della Lega al Super Green Pass per i servizi
Come riferito da molti media, la Lega ha chiuso la porta ad un Super Green Pass per i servizi. I ministri del partito di via Bellerio durante il Cdm, almeno secondo le ultime indiscrezioni, hanno minacciato di non votare il provvedimento in caso di conferma di questa misura.
Da qui la scelta del premier Draghi non avere nessuno strappo all’interno della maggioranza. Quindi si è deciso di arrivare ad una mediazione: sì all’obbligo vaccinale per gli over 50, ma resta la certificazione verde base (anche con il tampone) per poter entrare in centri commerciali, parrucchieri e banca. Un passo indietro che ha sicuramente fatto rientrare qualsiasi rottura, ma il futuro di questo esecutivo continua ad essere ricco di ombre.
La discussione sulla Serie A
Bisogna dire che c’è stata anche una discussione sul calcio che ha alimentato ancora di più la tensione. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, i rigoristi hanno chiesto al premier Draghi di fermare il campionato per un mese oppure far giocare le partite a porte chiuse.
Una proposta che non ha mai preso piede in Consiglio dei ministri. La linea più dura non è passata anche perché c’era il forte rischio di bloccare gli ottimi risultati avuti negli ultimi giorni con le vaccinazioni.